Presentazione Organsa

da
dalle 18.00 alle 20.00

CDD - Archivio di storia delle donne

Per il ciclo “Narrazioni tra parole e immagini”

Presentazione di Organsa, Edizione del Verri, 2021

Valeria Babini e Fernanda Minuz ne parlano con l’autrice Mariangela Mianiti

Un romanzo su un piccolo paese della Bassa poco fuori Parma. Un romanzo sul dopoguerra, saldamente centrato fra gli anni Cinquanta e Sessanta, su un’Italia dove accanto alle spinte verso cambiamenti radicali sopravvivono sentimenti e gerarchie cupamente egocentriche e odiosamente oppressive. Sfruttatori e sfruttati convivono nella stessa famiglia e chi si sfianca di fatica guadagna una miseria pur essendo nella graduatoria della parentela figlia di quei genitori che sono gli sfruttatori. Lo sguardo che narra, e che impara via via a riconoscere e a misurare la qualità e la quantità delle emozioni e delle aspirazioni in gioco, è quello implacabile di una bambina fra i sei e i dodici anni che tutto annota e soprattutto controlla filtrando e passando al vaglio le prepotenze e gli assurdi cedimenti, che misura l’esattezza di quello che vede con l’esattezza di una dizione cristallina. Una dizione che sa rendere cristallino


Nata a Parma,  Mariangela Mianiti vive fra Milano e Locarno. Ex pianista,  è giornalista e scrittrice. Ha vinto i premi giornalistici “Cronista dell’anno” nel 2003 e “Maria Grazia Cutuli” nel 2005. Per DeriveApprodi ha pubblicato “Una notte da entraîneuse. Lavori,  consumi e affetti narrati da una reporter infiltrata” (2005) e “La vita Viagra” (2010). Nel 2011 è uscito per Sonzogno il suo primo romanzo “Anche il caviale stanca”. Sul quotidiano il manifesto tiene la rubrica “Habemus Corpus”.